L’insorgenza degli obblighi derivanti alla Legge Ambientale ha favorito la generazione di una nuova tipologia di sinistri che dall’ anno 2006 ha invaso il settore Claims delle Imprese Assicurative quasi duplicando , di fatto , le partite di danno per ogni sinistro. Tale fenomeno per conto di primaria Compagnia di Assicurazioni e’ stato da noi indagato e studiato sin dall’ anno 2007 quando siamo stati chiamati ad esprimerci nella qualita’ di Ingegneri sulle circostanze tecnico – giuridiche e quindi anche sull’ inquadramento dei costi di ripristino e delle responsabilita’ implicate .La principale Azienda controparte che ha cavalcato questa casistica di sinistri e si e’ proposta agli Enti proprietari di Strade e Manufatti e’ stata presto seguita da altre che hanno duplicato il suo know how e gli uffici sinistri delle Compagnie si sono trovati gli archivi pieni di sinistri da gestire di cui non conoscevano natura e costi. Questo ha generato una successiva corsa alla liquidazione per smaltire arretrati di migliaia di posizioni accedendo a presunti tariffari privi di contenuti tecnici che le controparti hanno proposto per la determinazione dei danni ad un sistema peritale di fatto impreparato perche all’ oscuro del fenomeno.
Solo lo studio dall’ interno di queste Aziende eseguito da PACEINGEGNERIA per rispondere alla commessa direzionale ha consentito alla scrivente di monitorare materiali , strutture e procedure realmenti utili al ripristino secondo l’ ipotesi emergenziale di intervento sottesa al titolo del nuovo sinistro.
Tale lavoro ha contribuito sin dall’ epoca a mortificare le richieste forfettarie anche per piccole superfici da trattare che inizialmente si attestava ad euro 1950.00 sino agli attuali 600.00 euro circa. Di tanto ha usufruito tutto il mercato assicurativo distolto , pero’ , dal fatto che i nuovi accordi se da un lato facevano accettare importi base inferiori nel tempo , piano piano , hanno consentito la diminuzione delle superfici ammesse al valore minimo di liquidazione diretta. Dall’ epoca ad oggi si sono succeduti vari attori sul mercato che si sono organizzati con il rilascio di concessioni e contratti con Enti e Comuni per fornire loro questo servizio a costo zero in cambio di una cessione del loro credito derivante dai rimborsi assicurativi generando una incontrollata diseconomia sulla base di accordi e spese border line.
Sono oltre 15 anni che contrastiamo con successo questo fenomeno attraverso la liquidazione accentrata che livella le controparti e favorisce l immissione della regola di mercato per la determinazione dei costi in una politica di riduzione degli esborsi da parte dele Compagnie di Assicurazione valorizzando anche la economia di scala che si genera per il gran numero di sinistri gestiti da queste Aziende di pulizia stradale. Ancora oggi molti attori della liquidazione dei danni non hanno avviato questo percorso virtuoso generando distorsioni nel mondo della liquidazione che generano sempre nuove controparti attratte da alti guadagni e facilta’ di istruttoria delle pratiche e velocita’ di liquidazione.
Resta un auspicio a valere anche sui costi ribaltati alla collettivita’ per polizze assicurative sempre piu’ care legato alla sinistrosita’ , che il mercato degli assicuratori inizi a leggere trale righe di questo fenomeno limitando i benefit della liquidazione veloce ai soli casi che interessano la collettivita’ secondo quanto disposto dalla Legge Ambientale . In questo modo si puo’ ottenere un repentino ridimensionamento alla realta’ dei costi di questi interventi di ripristino che nulla hanno a che vedere con l’ emergenza.