Vai al contenuto
Home » Polizze CAT-NAT: il Governo ripropone l’obbligo di assicurarsi. Riflettiamo sulle criticità affinché questo trasferimento del Rischio sia una risorsa e non un “danno”.

Polizze CAT-NAT: il Governo ripropone l’obbligo di assicurarsi. Riflettiamo sulle criticità affinché questo trasferimento del Rischio sia una risorsa e non un “danno”.

La volontà di trasferire il rischio delle catastrofi naturali alle Compagnie di Assicurazione è ormai un realtà e si procede verso l’attuazione di questo progetto.

Nulla quaestio sulla scelta politica, ma siamo certi che il cittadino resti salvaguardato in questo processo? Il Legislatore ha messo a fuoco tutte le possibili conseguenze?

Eppure, per comprendere una parte dei rischi che si corrono, è sufficiente guardare la “madre” di tutte le polizze obbligatorie, la polizza RCA ed in particolare cosa è accaduto negli ultimi anni. Così facendo, potremo scoprire che in essa è stata ricompresa anche la quota parte del rischio ambientale insorto in capo al cittadino/utente dal d. lgs. 152/2006 e quindi anche il relativo costo sociale, che sono sempre i cittadini a pagare, attraverso l’intermediazione dell’Assicurazione, che oggi controlla questa “tassa” ovviamente con la legge di mercato piuttosto che con lo spirito della Res Pubblica .

In realtà con la polizza obbligatoria per le auto è accaduto che, a fronte della necessità di prevenire e risolvere il problema inquinamento ed i suoi obblighi insorti dopo l’ attuazione del citato decreto, i proprietari delle strade (comune, provincia, regioni, anas, ecc.) hanno fatto fronte al ripristino post incidente, anche ambientale, stipulando convenzioni con Aziende private che hanno sviluppato questo modello di business e posto i relativi costi in capo alle assicurazioni.

Ognuno degli Enti preposti ha messo in essere gare di aggiudicazione di veri e propri appalti e con il passare del tempo queste convenzioni, già spesso borderline per la complessità del tema, si sono ampliate sempre più.

Oggi gran parte dei ripristini post incidente, parte delle manutenzioni delle infrastrutture ed altri beni pubblici, sono rientrati in questa sorta di “servizi” con l’applicazione di costi “di mercato”, talvolta superando tutto quello che ANAC e lavori pubblici normalmente hanno normato, sia in termini di processo e costi che di qualità della prestazione. I costi richiesti sono, di fatto, fuori controllo e notevolmente superiori anche a quelli normalmente in uso nella pubblica amministrazione, sia per concentrazione di commesse che per l’adozione di tariffari di Legge (abbiamo esempi di richieste di pagamento superiori anche del 600%).

Tale fenomeno , ancora oggi, con inaudito ritardo, non è stato ancora inquadrato da molti attori del mercato assicurativo ,con la conseguenza negativa per i cittadini stessi, laddove oltre ad una qualità spesso discutibile dei ripristino, corrispondono costi molto elevati che ricadono sugli utenti delle polizze RCA, i quali vedono aumentare il premio di polizza per tenere in equilibrio il rapporto sinistri a premi deviato anche dall’insorgenza di questo nuovo danno da risarcire.

Questo cambio di paradigma nel settore Cat Nat , che può essere gradito o meno, non discutiamo di questo, per essere un plus, deve sottostare ad un altre Leggi valide per tutti che sono la qualità delle opere e la congruità dei costi, che potrebbe non avvenire.

La polizza obbligatoria, a nostro avviso, non deve essere solo una nuova tassa per il cittadino, ma deve rendere un contributo sociale, migliorando un servizio ed ottimizzando i costi. Per far questo, assume un’importanza assoluta la necessità che venga ben disciplinata la liquidazione dei danni del settore insurance claims già nei decreti attuativi ed evitare che, pagando inopinatamente sinistri, si possa far aumentare nel tempo il costo della polizza, che ritornerebbe a gravare sul cittadino con un depauperamento del patrimonio pubblico e privato per l’esecuzione di opere non conformi alla regola d’Arte, a favore dell’aumento dei ricavi di pochi (speriamo scrupolosi).

Non è contestato quindi il principio di esternalizzare il rischio ma non può essere ammesso che questa fase cosi delicata della liquidazione dei danni e delle regole di ingaggio non venga disciplinata a favore della Comunità.

L’ esempio della RCA che Vi abbiamo raccontato è realtà utile a capire come già in quell’ambito potrebbero essere condizionati costi e qualità, quando, involontariamente, si confonde il danno da pulizia delle strade con il danno da potenziale inquinamento od anche se si confonde il professionista della materia come l’ingegnere forense con il Perito assicurativo .

Eppure in quel caso è lo stesso legislatore che, erroneamente, ha indicato il Perito Assicurativo quale deputato alla valutazione dei danni provocati da auto a “cose” (ma questo è un errore del testo di Legge), inserendolo nel codice delle Assicurazioni, facendo in modo che oggi possa essere maldestramente chiamato a gestire tali eventi da parte delle Aziende risanatrici. Un errore iniziale che abilita una figura non applicabile ancor più alla luce dell’ulteriore ampliamento di questi danni ad infrastrutture ed ambientali (infatti i Periti Assicurativi sono formati solo per i veicoli come si desume dall’esame richiesto per la loro iscrizione nell’elenco di appartenenza).

Quindi occorre lavorare ancor di più per non confondere l’obbligo della polizza con l’obbligo di pagare sempre, per evitare che vengano remunerate Aziende terze con cessione del credito da parte della Pubblica Amministrazione, per opere non conformi al disciplinare tecnico e costi; ovvero prendere coscienza del fatto che vengono riconosciute titolari dell’interesse assicurato Aziende Private per concessioni non regolari oppure non applicando le salvaguardie e le regole delle Opere Pubbliche.

In conclusione è bene che oggi che anche i Ministeri si attivino nel rispetto del mandato pubblico alla salvaguardia del patrimonio pubblico e privato , dei cittadini e dell’ ambiente perché stanno predisponendo un meccanismo che incide pesantemente sul presente e sul futuro della Nazione e sui bilanci delle Aziende e dei cittadini .

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

paceingegneria
WordPress Cookie Plugin by Real Cookie Banner